Comprendere la riforma costituzionale ed esprimere la propria posizione politica andando a votare al prossimo referendum non è facile.
Decidere come votare affidandosi soltanto alle divergenti opinioni dei media, degli esponenti politici, di amici e conoscenti è certamente la strada che richiede meno sforzi cognitivi e meno tempo ma porterà probabilmente alla formazione di un’opinione in larga parte influenzata da quella degli altri.
Documentarsi attingendo a fonti attendibili ed obiettive che spiegano l’intera riforma costituzionale, senza alcun tipo di connotazione politica a riguardo, è possibile ma impegnativo.
Pertanto, a beneficio di quanti avranno tempo e voglia per leggere, riportiamo di seguito i link a 3 dossier elaborati dal Servizio Studi della Camera Dei Deputati che trattano l’argomento in maniera completa.
La democrazia è un processo complesso. Per esercitare il diritto di voto usando strumenti di partecipazione come i referendum non basta mettere una “X” dopo aver letto un articolo di 3 righe o il post di un amico ma ci vuole responsabilità, consapevolezza e, purtroppo, occorre tempo per leggere e comprendere.
La riforma costituzionale è finalizzata al superamento del bicameralismo perfetto e all’introduzione di un bicameralismo differenziato, in cui il Parlamento continua ad articolarsi in Camera dei deputati e Senato della Repubblica ma i due organi hanno composizione diversa e funzioni in gran parte differenti.
Il testo approvato, oltre al superamento dell’attuale sistema bicamerale, prevede, tra l’altro:
- la revisione del procedimento legislativo, inclusa l’introduzione del c.d. “voto a data certa”;
- l’introduzione dello statuto delle opposizioni;
- la facoltà di ricorso preventivo di legittimità costituzionale sulle leggi elettorali di Camera e Senato;
- alcune modifiche alla disciplina dei referendum;
- tempi certi per l’esame delle proposte di legge di iniziativa popolare, per la presentazione delle quali viene elevato il numero di firme necessarie;
- la costituzionalizzazione dei limiti sostanziali alla decretazione d’urgenza;
- modifiche al sistema di elezione del Presidente della Repubblica e dei giudici della Corte Costituzionale da parte del Parlamento;
- la soppressione della previsione costituzionale delle province;
- la riforma del riparto delle competenze tra Stato e regioni;
- la soppressione del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (CNEL).
2- Di seguito trovate i link ai singoli DOSSIER di approfondimento.
1 – TESTO A FRONTE CON LA COSTITUZIONE VIGENTE: il testo vigente della Costituzione è posto a confronto con quello modificato dal testo di legge costituzionale, come risultante dall’esame parlamentare. Nella seconda colonna, il carattere grassetto evidenzia le modifiche rispetto al testo della Costituzione vigente. È inoltre indicato, accanto all’articolo della Costituzione, l’articolo del testo di legge che dispone la modifica.
2 – SINTESI: PRINCIPALI ELEMENTI DELLA RIFORMA COSTITUZIONALE
3 – SCHEDE DI LETTURA